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Manutenzione ordinaria e straordinaria

DI REONE IN REONE NEWS - 20/10/2021

Il termine ristrutturazione è un termine complesso che può comprendere diversi significati e sottogruppi, dal restauro architettonico a quello monumentale, dagli interventi atti ad abbellire una parte della casa a quelli di più grande entità.
In generale possiamo però dire che gli interventi di restauro, piccoli o grandi che siano, comportano sempre, oltre che una certa spesa, anche un certo impegno, non solo da parte dell’impresa di costruzioni edili contattata per effettuare il restauro stesso, ma anche per i proprietari della casa, che devono seguire lavori a volte lunghi e complicati prendendo decisioni in merito.

Cominciamo dalla parte per molti più dolente: i costi. Naturalmente c’è una bella differenza tra i costi di piccoli interventi di rinnovo e quelli che possono riguardare un progetto più ampio. Quando si decide, per esempio, di effettuare degli interventi che cambino la struttura originale dell’edificio, bisogna mettere in preventivo una spesa notevole. Non a caso esiste la possibilità, in taluni casi, di richiedere il cosiddetto mutuo per ristrutturazione. È quindi opportuno, quando si parla di ristrutturazione, fare una prima divisione tra ristrutturazione ordinaria e ristrutturazione straordinaria. Mentre la prima, com’è facilmente intuibile, comprende gli interventi di piccola entità e la ristrutturazione di piccole opere, il secondo termine indica invece la ristrutturazione di grandi opere. Oltre alle differenze riguardanti i costi, queste due tipologie di ristrutturazione si distinguono anche in molti altri sensi, in primis per quanto riguarda le normative vigenti. Nel caso di alcuni interventi di grande entità, infatti, è necessario inoltrare una domanda con richiesta di permesso al proprio Comune.

Cerchiamo ora di spiegare meglio cosa si intende per ristrutturazione ordinaria e straordinaria. Si parla di manutenzione ordinaria nel caso in cui, per esempio, si decida di acquistare un immobile per rimetterlo a nuovo. Anche in questo caso bisogna però fare dei distingua, perché ovviamente può essere che l’immobile acquistato richieda solo dei piccoli interventi, o al contrario che necessiti di un maggior numero di lavori. In ogni caso, il termine ristrutturazione ordinaria può includere sia lavori all’interno che all’esterno dell’immobile, ma con una conditio sine qua non: sia l’aspetto interno che quello esterno dell’edificio devono rimanere immutati. Oltre che per questi interventi maggiori, il termine ristrutturazione ordinaria viene impiegato anche per indicare, per esempio, la sostituzione dei serramenti, gli interventi riguardanti i cancelli, i portoni, le rifiniture e così via.

Passiamo ora alla manutenzione straordinaria: con questo termine si indicano interventi quali la realizzazione di servizi igienici, di cortili e in generale di qualsiasi lavoro che vada a modificare la struttura interna od esterna di un edificio. Si parla di ristrutturazione straordinaria anche nel caso di lavori riguardanti il consolidamento della struttura e la sostituzione, per esempio, dei muri portanti, lavori che richiedono sicuramente l’intervento di un’impresa di costruzione edile specializzata. Il termine manutenzione straordinaria di grande opere include, infine, la costruzione di nuovi edifici o l’allargamento di edifici già esistenti. Per tutti questi interventi, come già accennato, è necessario far richiesta al comune, che valuterà se concedere o no il nulla osta per procedere con i lavori.


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